Il Rotary Club Milano Nord Ovest viene fondato il 26 gennaio del 1967 come Rotary Club Bollate su iniziativa di Franco Macchi del Sette e Gian Paolo Guidobono Cavalchini. Il Bollettino d’informazione ai soci del Rotary Club di Bollate, datato 28 gennaio recita: “il 26 gennaio, alle ore 13, ci trovammo per la prima volta al Circolo san Carlo, in Bollate, davanti al Municipio. Il locale non era un gran che, per non dire che era molto squallido… decisamente non accogliente.Il freddo salone del “San Carlo” dove ci riunivamo fu per lungo tempo l’ossessione del nuovo club… Ma entro le nudi pareti del San Carlo si celava un’altra aspirazione: quella cioè di varcare la cinta daziaria e di diventare uno dei club della grande Milano”.
Ecco il primo consiglio direttivo del nostro club: presidente Franco Macchi del Sette, segretario Nelito Priano, tesoriere Luigi Clivio, prefetto Giovanni Merler. In totale 26 soci!
Intanto procede la marcia di avvicinamento alla grande Milano, la prima tappa fu il primo avamposto al Brambillone, una trattoria in via Grosseto, dopo il Mac Mahon, in quella che una volta era Villapizzone. La seconda tappa porta la data del 25 settembre 1969 con la pubblicazione sul bollettino: “la conviviale del 25 settembre 1969 si terrà in via sperimentale presso l’Hotel Cavalieri in piazza Missori…”
Finalmente, nel novembre del 1972, cinque anni dopo la fondazione, l’obiettivo viene centrato, leggiamo dal verbale del consiglio del 13 novembre 1972 “… dopo laboriose trattative il Rotary International consentiva al club il cambio di denominazione in Rotary Club Milano Nord Ovest”
Con il cambio di denominazione e sede il club prende sempre più consistenza e più forza, aumenta il numero dei soci diventa sempre più prospero, questo permetterà la realizzazione più prestigiosa e complessa dei primi anni di vita del club: “Il restauro conservativo della Certosa di Garegnano“
I lavori furono portati a termine in tempi record, approvati dal consiglio direttivo il 12 ottobre 1973 e terminati il 22 novembre 1974, data dell’inaugurazione.
L’attività del club prosegue con i vari presidenti che si susseguono con tante iniziative e realizzazioni importanti e ambiziose, pensate e sviluppate nello spirito rotariano e principalmente con tre ordini di priorità: il recupero di importanti testimonianze storico-artistiche di Milano e della Lombardia; l’orientamento dei giovani a un proficuo inserimento nella società civile e produttiva; il potenziamento della presenza rotariana nella complessa realtà sociale, culturale ed economica milanese.
In linea con questi tre filoni si sono succedute le iniziative e, oltre al restauro della Certosa di Garegnano, siamo orgogliosi:
L’iniziativa ebbe un successo tale da consentire non solo il rientro dei costi, ma anche conseguire degli utili sufficienti a finanziare le borse di studio dell’iniziativa “Aldo Spirito“
Altra iniziativa di alto significato culturale promossa e portata a termine dal nostro club e mirata al riordino e alla schedatura di una parte (quella più preziosa) dell’archivio conservativo nella Villa Pisani-Dossi di Corbetta. La schedatura fu effettuata al computer secondo le normative dettate dall’UNESCO per gli archivi storici.
Il nostro club può vantare un altro benemerito contributo alla conservazione del patrimonio culturale della Lombardia.
Importante e copiosa anche la realizzazione di convegni, forum, tavole rotonde e cicli di conferenze:
La realizzazione del primo convegno su: “Il rumore, quarto inquinamento”, problema che da tanti anni è al centro dell’attenzione del nostro club.
Ogni anno il club cambia Presidente, il cui incarico non è espressione di potere ma di spirito di servizio e di responsabilità, cui nessun socio deve sottrarsi.
L’individuazione del Presidente viene fatta da una apposita commissione in modo che la proposta riguardi la persona che, per competenze e disponibilità, sia la più adeguata in quel momento.
La sua elezione avviene 18 mesi prima del suo incarico per favorire la sua preparazione al mandato.
Il Presidente ha una funzione istituzionale di rappresentanza di fronte alla comunità e una funzione di leadership verso il proprio club, che deve essere diretto, ispirato e coinvolto.
Inoltre ha un compito di promozione del Rotary nella comunità.
Gli obiettivi di un anno di mandato sono molteplici e il Presidente deve garantire l’efficienza del proprio club così riassunta:
Presidente A.R. 2022/2023: Prof.ssa Anna Maria Panza Arpinati
Il Consiglio Direttivo è solitamente formato dai Dirigenti:
I poteri del Consiglio Direttivo sono quelli di gestire e amministrare l’associazione e promuoverne le attività.
Nello specifico si tratta di:
I compiti dei dirigenti sono i seguenti:
Da statuto, ogni club deve avere le seguenti commissioni:
Esse sono responsabili della attuazione degli obiettivi annuali del club.
In una organizzazione su base volontaria i progetti, le azioni e le iniziative possono essere portati a buon fine solo attraverso un lavoro di squadra che possa crescere e affiatarsi nel tempo.
Per questa ragione si suggerisce una durata triennale per garantire una continuità d’azione.
È fondamentale controllare i progressi, risolvere insieme le criticità.
La scelta dei membri delle commissioni deve far leva sulle competenze con la possibilità di crescita dell’intera squadra.
I compiti delle varie Commissioni sono riassunti nel seguente specchietto
Le Riunioni Rotariane avvengono in occasione delle Conviviali.
La parte centrale della vita rotariana è, infatti, l’incontro settimanale, chiamato Conviviale nei giorni e negli orari prefissati, stabiliti dal regolamento di ogni singolo Rotary Club e pubblicati, in modo da rendere più agevole la partecipazione di Rotariani appartenenti ad altri R.C.
La riunione settimanale di club è un privilegio speciale dell’affiliazione al Rotary.
Offre l’occasione di incontrare gli altri soci, conoscere i visitatori e i nuovi affiliati e stabilire rapporti personali di amicizia.
I Rotary club noti per il loro clima “amichevole” di solito seguono poche semplici abitudini.
I soci sono incoraggiati a cambiare posto o a sedersi a un tavolo diverso a ogni riunione, possibilmente accanto a qualcuno che non conoscono ancora bene.
La riunione settimanale è un amichevole incontro sociale e, nel contempo, il momento per organizzare le attività di servizio.
Essa risponde a tre finalità:
Il Rotary adotta diversi simboli e dei rituali, concepiti a sostegno dei valori dell’ordine, del rispetto degli altri. Ogni Socio indossa la “Spilla”.
Rappresenta l’emblema che ogni socio è tenuto ad esibire nella sua vita pubblica e di club. Rappresenta la ruota dentata e può avere l’indicazione dell’incarico ricoperto in quel momento.
La spilla deve essere sempre portata anche se in presenza di altri riconoscimenti o decorazioni rotariane
Sono richiami solenni alla nostra appartenenza come cittadini dell’Italia, dell’Europa e come rotariani. A quei valori noi ci rifacciamo: libertà e solidarietà. Sono eseguiti con l’assemblea in piedi rivolta verso le bandiere, esposte alla destra del Presidente.
Era una modalità per rilevare la presenza dei soci e degli ospiti ai fini della assiduità richiesta e per la registrazione ai fini gestionali. Le firme vengono ancora raccolte durante la riunione rotariana dal Segretario o dal Prefetto.
Sono le insegne rappresentative del club che vengono esposte durante la riunione o nelle circostanze ufficiali. Il labaro è sempre posizionato alla sinistra del Presidente. Il gagliardetto può portare, oltre al nome del Club e la ruota, simbolo del Rotary, la rappresentazione grafica della località sede del club.
Essa ha una funzione di richiamo all’ordine, alla compostezza e all’attenzione e all’ ascolto. Ogni riunione rotariana inizia e si conclude con il suono della campana e l’assemblea l’accoglie in compostezza e silenzio